Per anni le asciugatrici sono rimaste al palo delle vendite: nessuno aveva voglia di mettersi in casa qualcosa di ingombrante, rumoroso e poco vantaggioso nei consumi.
Oggi le cose sono un pò cambiate, la nuova generazione di asciugatrici di classe A ha rilanciato le vendite e la necessità (non sempre oggettiva) di affiancare questo nuovo elettrodomestico a quelli già presenti nelle nostre abitazioni: la domanda è sempre la stessa, conviene davvero?
Asciugatrice o Lavasciuga?
Prima di addentrarci nel merito della convenienza economica delle asciugatrici, chiariamo la differenza tra asciugatrice e lavasciuga.
La lavasciuga è un elettrodomestico pulente e asciugante a capacità differente tra lavaggio e asciugatura: in pratica, è una lavatrice che al termine del lavaggio asciuga, in maniera più o meno performante, il bucato appena lavato.
LAVASCIUGA PRO E CONTRO
Contro
- Rispetto all’asciugatrice, una lavasciuga ha una ridotta capacità rispetto al bucato lavato, esempio: 8 kg lavaggio/6 kg di asciugatura
- Maggiori costi di manutenzione
- Manutenzione più cara e complicata
- Alti costi energetici: in classe B, per apparecchi tradizionali a resistenza elettrica, i consumi vanno dai 3 ai 5 kwh, scendono in classe A+++ circa 1,50 Kwh
- Asciugatura ridotta, nelle recensioni viene spesso fatto notare la necessità di stendere il bucato anche dopo programmi completi
- Maggior probabilità di rovinare i tessuti in modelli meno recenti
- Asciugatura piuttosto lunga rispetto all’asciugatrice
Pro
- 2 in 1: utile a chi ha poco spazio in casa, abita in zone fredde e piovose
- Raccomandato solo in caso di spazi limitati
Asciugatrice: costi, tecnologia, consumi, rendimento
Se in passato avevano costi esorbitanti, considerate che adesso non vengono comunque regalate. Le asciugatrici, in top di gamma, facendo una ricerca su Google, richiedono comunque un esborso di almeno 1200-900 euro.
Spendere questa cifra, significa avere la certezza di avere qualcosa che funziona davvero e non si limita ad asciugare parzialmente il bucato. Affidatevi solo a marche note, in tripla classe A con funzionamento a pompa di calore.
Non esiste l’asciugatrice perfetta
Scegliere l’asciugatrice in base alla reale necessità: una famiglia di 3-4 persone non ha necessità di asciugare 9 kg di bucato, quindi è inutile spendere in asciugatrici con una capienza superiore a quella lavabile in lavatrice o peggio, acquistarla in località miti e poco piovose.
Ad ogni modo, sfatiamo i miti delle asciugature rapide: nelle top di gamma a pieno carico, servono almeno 3 ore per asciugare completamente il bucato ed in molti modelli recensiti, viene addirittura consigliato di limitare i chili da asciugare, anche se quest’ultimi rientrano nella capienza scelta, perché? Semplice, non si asciugano perfettamente, e per materiali come la lana è necessario limitarsi ad 1-2 kg di bucato, ovvero 3-4 maglioni da asciugare in sole 3 ore.
Per il resto del bucato si renderà comunque necessario dividere gli indumenti per tipologia, o comunque fare attenzione a capi delicati.
Ne vale la pena?
Quanto costa mantenere l’asciugatrice
Tenendo conto solo di prodotti in classe A+++ , i costi annuali per il consumo elettrico, rispettando i cicli consigliati, sono, in media, 60 euro.
Una somma tutto sommato modesta ma non di certo piccola, ad ogni modo, possiamo sempre risparmiare sulla corrente elettrica seguendo guide come questa.
Ciò che non si considera però, e questo vale per tutti gli elettrodomestici, sono i costi relativi alla sua manutenzione.
Dopo i canonici due anni di garanzia, tutto ciò che si guasta si paga a caro prezzo, cambiare una cinghia di trasmissione, ad esempio, costa circa 150 euro, una scheda elettronica dai 170 ai 220 euro, a cui vanno aggiunti i diritti di chiamata per l’uscita del tecnico.
Perché acquistare un’asciugatrice?
Prima di scrivere l’articolo ho chiesto al nostro gruppo facebook, e sostanzialmente, chi ritiene necessario il suo acquisto, è gente che ovviamente abita in zone fredde e piovose.
La discussione ha consentito di tirar fuori consigli e pareri utili:
Secondo Chiara di Brescia, il suo utilizzo è fondamentale, in quanto, provando ad utilizzare il classico stendino sfruttando i riscaldamenti, la casa si riempe di umidità e gli abiti tendono a puzzare. Asciugatrice promossa: valuterà il suo acquisto in futuro.
Veronica l’ha utilizzata per un breve periodo convivendo con un’amica, reputando stressante il doversi attenere ai programmi in base al tessuto, che ad ogni modo, non ha evitato danni a maglioni che si sono ristretti. Asciugatrice bocciata quindi, meglio un deumidificatore.
Maria di Udine deve consultare vari siti meteo prima di decidere se lavare e stendere i panni e, anche quando c’è il sole, si ritrova a fare i conti con lo stendino, dentro e fuori al giardino per giorni. Purtroppo per lei, la situazione è ancor più complicata, a causa degli spazi limitati.
Proverà con un deumidificatore più potente.
Inquinante e inutile in alcuni casi
Personalmente, rimango scettico in merito alla sua utilità, specie in zone fortunate come quelle del sud italia, in cui è possibile stendere all’aria aperta praticamente tutto l’anno, fatte le dovute eccezioni legati a uno, massimo due mesi nelle annate più piovose. Nei casi di reale necessità, per coperte o piumoni, mi affido alla mia lavanderia di fiducia uno-due volte l’anno: spesa massima? 30 euro.
Ritengo comunque il suo utilizzo una bella comodità da regolamentare: se consideriamo i consumi e l’impatto ambientale per il suo successivo smaltimento, parliamo di ulteriori rifiuti ingombranti da smaltire, insostenibile considerando l’emergenza ambientale in corso.
Meglio qualche sacrificio in più, o no?
Utilizzi un’asciugatrice? Hai qualche consiglio in merito?
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