Non lo avevamo previsto, ma è arrivato: è Lui, il “giorno buio”, un nuovo ostacolo alle vacanze, ai piani, ai buoni propositi per il risparmio. Da parte non hai messo nulla perché pensavi che a te non sarebbe mai successo: la frizione dell’auto, un molare che salta per una bruschetta troppo dura, un problema di salute, l’ostacolo che copre, come un temporale, il sole.
Niente paura!
Che siano seccature, o problemi più o meno gravi, come la perdita temporanea del lavoro, o il taglio dello stipendio, gli imprevisti, possono mettere a dura prova il bilancio e i nervi di tutta la famiglia.
In questo articolo ti spiegherò come trasformare gli imprevisti in spese prevedibili mettendo da parte qualcosa per i giorni davvero bui.
Cosa sono gli imprevisti?
Partiamo dal concetto che gli imprevisti (spesso) sono cause della nostra mancanza di pianificazione:
- Il guasto all’auto (spesso) dipende da una mancata manutenzione.
- Le cartelle esattoriali, sono debiti non pagati in precedenza e per tempo.
- I problemi di salute, sono cause di un errato stile di vita e mancanza di prevenzione.
Ci arrabbiamo, ci abbattiamo, ignorando la possibilità di eventi totalmente prevedibili.
Personalmente, se in passato avessi dato più importanza alla prevenzione, non mi sarei ritrovato oggi a spendere quasi mille euro in spese odontoiatriche. Probabilmente ne avrei speso la metà con la consapevolezza di poterlo fare in quel preciso istante senza ritrovarmi sommerso dai debiti!
Questo è sicuramente peggio dell’imprevisto vero e proprio, perché si è ignorato ciò che invece si sarebbe potuto prevedere.
Il concetto è sempre lo stesso: vogliamo vivere alla giornata, in balia degli eventi, belli o brutti che siano, o vogliamo prendere in mano la nostra vita in maniera reattiva pianificando manutenzioni, prevenzioni, fondi per le emergenze?
Che tu abbia o meno risposto sì, hai comunque fatto una scelta che influenzerà gli eventi futuri, ciò che chiamerai imprevisto o spesa pianificata.
Come creare da zero un fondo per le emergenze
Chiarito cosa sono i falsi imprevisti, vediamo come inserire, nel nostro bilancio familiare, la spesa relativa alla prevenzione che io ho chiamato F.E.R. (Fondo Emergenza Reddito), ovvero, un fondo risparmi che mi consentirà, per qualsiasi motivo più o meno grave, di restare a galla per un numero definito di mesi, mantenendo lo stesso tenore di vita.
Iniziamo verificando sul nostro bilancio le spese fisse mensili (affitto, mutuo, assicurazioni) e facendo una media di quelle variabili (luce, gas, alimentari, spese auto, carburante).
La somma ottenuta (ad es. 1500 euro) equivale alla copertura che vogliamo raggiungere per singolo mese, e quindi ciò che dobbiamo raccimolare.
Da dove prendere i soldi necessari per il F.E.R.?
Abbiamo iniziato a risparmiare sulla spesa, la corrente elettrica, il gas, le spese del conto corrente, mettendo qualcosa da parte per quella vacanza a Parigi.
Bene, ricordiamoci del giorno buio e dell’ombrello per le giornate di pioggia, stabilendo a priori (ad esempio 1500 euro di spese mensili), il numero delle mensilità che vogliamo coprire in caso di azzeramento del reddito o forte riduzione di esso, necessarie a coprire le spese.
L’ideale sarebbe mettere da parte almeno un anno del nostro reddito: un tempo ragionevolmente lungo per ritrovare lucidità e far fronte alle spese.
Stabilisci e somma le mensilità, dividi per i numeri di mesi, o di anni, che vogliamo utilizzare per riempire il nostro fondo per l’emergenza del reddito (F.E.R) :
Es.
1500 di spese mensili x 12 mesi.= 18000 euro
18000 euro(Quota da raggiungere) / 3 anni (Arco temporale variabile per la copertura) = 500 euro al mese, che garantiranno, 1 anno di spese pagate a reddito zero.
Ovviamente, dobbiamo stabilire dei tempi e delle cifre ragionevoli: 500 euro possono essere davvero troppi.
Possiamo, ad esempio, dimezzare la rata mensile, ed ottenere la copertura necessaria per sei mesi.
Es.
1500 di spese mensili x 6 mesi. = 9000 euro
9000 euro / 3 anni = 250 euro al mese per 3 anni di F.E.R.
È consigliabile canalizzare automaticamente la quota in un conto deposito a parte: in questo modo faremo fruttare interessi, recuperando quello che perdiamo con la svalutazione.
Mettiamo da parte, subito, al primo giorno di stipendio, la quota necessaria: a fine mese potremmo sentirci insicuri e rimandare qualcosa che non andremo più a versare!
E se non ce la faccio?
Se all’inizio del periodo di accantonamento, abbiamo già una rata mensile, tutto potrebbe diventare ancora più semplice. Terminata la rata infatti, basterà integrare parte di ciò che pagavamo, e che quindi veniva già calcolata per le spese, a sostegno del nostro progetto.
Le variabili sono molte, l’importante è iniziare subito e non trovarsi impreparati:
mettere, come si dice dalle mie parti, il F.E.R. dietro la porta.
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Un consiglio davvero utile!!