Carta REI e altre misure a sostegno del reddito

Reddito inclusione, REI

Entra in vigore dal 1° gennaio 2018 il reddito di inclusione (CARTA REI), la nuova misura varata dal governo che prevede, in media, 485 euro mensili, con priorità alle famiglie con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati over 55.

La carta REI, sostituisce la vecchia SIA e il bonus di disoccupazione, potrà essere richiesta anche da lavoratori non impattati da NASPI o altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione.

Reddito di inclusione, Carta Rei
Partito a gennaio 2018 come misura di sostegno al reddito, la carta REI è una carta prepagata che consente il 50% di prelievo in contante, e il restante 50% per il pagamento delle spese di prima necessità; l’importo varia in base al nucleo e al reddito, fino ad un massimo di 539,82 euro.

Condizioni di accesso:

  • I requisiti minimi per il rilascio della CARTA REI, prevedono ISEE inferiore a 6000 euro, patrimonio immobiliare inferiore a 20.000, da questo è esclusa la prima abitazione.
  • Somma della liquidità (Conti correnti, libretti postali, fondi) pari o inferiori a 10.000 euro.
  • Sottoscrizione di un progetto attivo presso i comuni, che preveda il superamento delle condizioni di povertà.

DURATA:

Il reddito verrà erogato fino ad un massimo di 18 mesi e, solo per il 2018, di 12 mesi anche in mancanza della sottoscrizione del progetto attivo.
Successivamente, potrà essere richiesto 6 mesi dopo l’ultima erogazione, ripresentando la domanda.

Dove richiederla, documenti necessari:

Puoi richiedere la Carta REI al tuo comune di residenza presentando:

  • Una fotocopia del documento d’identità in corso di validità
  • Copia fronte/retro del codice fiscale
  • Fotocopia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, attestato di soggiorno o attestato di soggiorno permanente per i cittadini comunitari o loro familiari
  • In caso di gravidanza, documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica, nel caso sia il solo requisito posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto.

Tempi e utilizzo del bonus:

Per veder esitate le richieste è necessario attendere circa 15 giorni:i comuni, valutate le richieste, ad inviare i dati all’INPS che erogherà l’assegno tramite carta elettronica.

La carta potrà essere utilizzata per prelievi di contante fino al 50% e pagamenti elettronici di utenze e beni di prima necessità.

Alcuni consigli utili:

Se ti trovi in forti difficoltà economiche, comincia a verificare quali sono le tue voci di spesa: inizia a tenere conto delle tue spese familiari, se non l’hai mai fatto, in questo articolo, trovi tutte le informazioni utili alla gestione del budget familiare:

Come gestire il bilancio familiare

Una volta che conosci le spese, inizia a tagliare, dove possibile, tutto il superfluo; fai un menu settimanale, e gestisci al meglio ciò che trovi in dispesa.

Io e la mia famiglia, nei periodi difficili, siamo riusciti a mangiare bene con un budget di 25 euro a settimana.

 

 

Cc-by new white.svg Cc-nc white.svg Cc-nd.svg
Puoi scaricare e condividere questo articolo a condizione che non venga modificato né utilizzato a scopi commerciali, sempre attribuendo la paternità dell’opera all’autore.

Ti è piaciuto? Condividi subito questo post, aiuta a far crescere il blog!
Utilizza i tasti che trovi qui sotto.
Grazie!

1 Trackback / Pingback

  1. Ho perso il lavoro a 40 anni: e adesso? - Risparmiare in famiglia

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


16 − 6 =